The Laundromat ⋅ Un film di Steven Soderbergh ⋅ 76. Biennale Cinema di Venezia ⋅ Concorso

SCRITTO DA
Claudio Panella

Dopo avere annunciato ripetutamente il suo ritiro dal mondo del cinema, tra un film e l’altro girato interamente col telefonino (come i suoi ultimi lunghi realizzati tra il 2018 e il 2019, Unsane e High Flying Bird), Steven Soderbergh ha portato nel Concorso della 76° Mostra di Venezia una produzione Netflix che grazie all’ascendente del regista è interpretata da star di prima grandezza quali Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas con piccole parti per divi del calibro di Sharon Stone o Matthias Schoenaerts.

The Laundromat tratta di soldi sporchi e di come ripulirli, di frodi ai danni di risparmiatori e cittadini comuni architettate nelle maglie delle leggi, e non soltanto di quelle molto lasse dei paradisi fiscali: come hanno certificato i documenti svelati ad aprile 2016 nell’ambito del così detto scandalo dei “Panama papers”, il sistema economico-finanziario globale funziona così da tempo, nei cinque continenti. E dunque non sorprende che tale soggetto abbia interessato l’autore della serie sulle truffe degli Ocean’s, prendendo come spunto il libro Secrecy World del premio Pulitzer Jake Berstein, riadattato da quello Scott Z. Burns con cui il regista aveva lavorato in una pellicola di finzione d’argomento simile, The Informant! (2009).

La forma scelta da Soderbergh per questo racconto che vuole essere didattico e di denuncia su come funzionano i gusci vuoti delle società offshore non è ovviamente quella di un documentario e neanche quella del film d’inchiesta tanto praticato nel cinema statunitense, quanto piuttosto un’originale miscela tra questi e altri generi con una struttura che si potrebbe quasi definire a episodi. A sorreggere tale impianto non è solo il personaggio fittivo di Meryl Streep, vedova che cerca di venire a capo della misteriosa società assicurativa che non le pagherà il risarcimento per la morte del marito, ma sono soprattutto Oldman e Banderas nei panni eleganti della vera coppia dei fondatori dello studio legale e di consulenza finanziaria Mossack&Fonseca, con base a Panama, i quali assumono fin dal prologo e in una serie di siparietti successivi il ruolo di narratori oltre che di personaggi della vicenda esposta in questo film, “basato su segreti autentici”.

Inoltre, il film di Soderbergh è suddiviso in capitoli scanditi dalla rivelazione dei ‘segreti’ su cui si regge il sistema neoliberale e che si svolgono in ambienti diversi: dal lago nordamericano scena del tragico incidente che fa emergere le conseguenze dei traffici speculativi sulla vita e sulla morte dei semplici cittadini, alla mega-villa di un uomo d’affari senza scrupoli che applica la medesima filosofia sregolata negli affari e in famiglia, alla Cina contemporanea dove gli intrighi tra corruttori e fustigatori della corruzione si susseguono fin nel Politburo.

Così confezionato, The Laundromat non risulta mai noioso, affronta argomenti molto seri con un umorismo e una messa in scena vivaci e tiene a ribadire le responsabilità dirette degli Stati Uniti nell’aver inventato, esportato e autorizzato la diffusione di pratiche economiche distorte. Alla voce di Meryl Streep, che nel film interpreta un doppio ruolo, spetta il compito di consegnare l’ultimo ammonimento agli spettatori in un finale che abbatte la parete tra finzione e verità.

© CultFrame 09/2019

TRAMA
Come funzionano le società offshore? Chi le crea e determina i movimenti di denaro di cui si nutrono queste scatole vuote? Con la guida di due esperti del settore, partendo dalla famigerata Panama, e grazie alla determinazione di una vedova che chiede giustizia è possibile scoprire meccanismi da cui nessuno può considerarsi al riparo…

 


CREDITI

Titolo: The Laundromat / Regia: Steven Soderbergh / Sceneggiatura: Scott Z. Burns (tratta dal libro Secrecy World di Jake Bernstein) / Fotografia: Peter Andrews / Montaggio: Mary Ann Bernard / Musica: David Holmes / Interpreti: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Jeffrey Wright, Melissa Rauch, Jeff Michalski  / Produzione: Netflix / Paese: USA, 2019 / Durata: 96 mins.

SUL WEB
Filmografia di Steven Soderbergh
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

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Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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