Joker ⋅ Un film di Todd Phillips

Le origini del Joker, la sua vita prima dell’incontro con l’uomo pipistrello di cui sarà uno degli antagonisti più efferati, sono rimaste a lungo misteriose e inesplorate nella cospicua serie della DC Comics dedicata a Batman. Soltanto nel 1988, in un album celebre scritto da Alan Moore e disegnato da Brian Bolland, il personaggio che un tempo in Italia era conosciuto anche con il nome “Jolly” viene ritratto come un ex chimico datosi al cabaret per sbarcare il lunario, poi tramutato in Joker da una caduta dentro una vasca piena di sostanze chimiche durante un tentativo di rapina.

Il film diretto da Todd Phillips, che lo ha scritto con Scott Silver (autore di 8 mile e The Fighter), esplora ora la ‘nascita’ della maschera del Joker costruendo intorno a Joaquin Phoenix una sceneggiatura in parte originale rispetto alle storie narrate nelle strisce a fumetti, che scava nella relazione che lega il clown semi-disoccupato Arthur Fleck, sua madre e il miliardario Thomas Wayne sullo sfondo di una Gotham City in crisi economica che assomiglia moltissimo alla New York degli anni Ottanta.

Tale ambientazione è forse un omaggio al decennio in cui escono le prime storie che raccontano il passato del Joker oltre che il Batman di Tim Burton con Jack Nicholson che lo interpreta in modo memorabile. Ma più che confrontarsi con Burton o Nolan, Phillips ha dichiarato di essersi ispirato a Taxi Driver e Re per una notte di Scorsese, che è stato anche uno dei promotori della produzione del suo film: accanto ad alcune citazioni visive evidenti, non è dunque un caso la presenza in questo Joker di Robert De Niro nella parte di un presentatore televisivo che avrà un ruolo importante nella vita del protagonista, attribuendogli il nome che lo renderà famoso.

Todd Phillips

Per quanto riguarda quest’ultimo, più che con Nicholson, gli spettatori di oggi confronteranno lo smagrito Phoenix con i suoi due ultimi interpreti: Heath Ledger, che pare abbia trascorso settimane in isolamento per preparare quella che sarebbe stata una delle sue ultime performance ne Il cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan, ricevendo un postumo Premio Oscar; e Jared Leto, che in Suicide Squad (2016) di David Ayer e alcuni altri titoli successivi, veste i panni di un Joker diverso da quello ‘tradizionale’ con denti metallizzati che tramuta in un ghigno coprendosi il viso con la mano dov’è tatuata una bocca deformata.

Dal canto suo, Phoenix ha molto lavorato sulla incontrollabile risata isterica che caratterizza il suo clown incarnando – a partire dalla grossa perdita di peso a cui si è sottoposto – l’archetipo di ogni vittima di abusi, il prodotto di una patologizzazione imposta dal potere. Inoltre, il personaggio associa dei passi di danza ai momenti liberatori in cui toglie il freno alla propria violenza, recuperando una fisicità antifrasticamente gioiosa (così com’è paradossale la sua risata che scoppia puntualmente nei momenti di tensione drammatica). D’altronde, sua madre gli ha sempre ripetuto: “smile and put on a happy face…”.

Nella cupezza dell’insieme, scorre carsico un umorismo ammiccante che ci ricorda come Todd Phillips sia l’autore della trilogia Una notte da leoni (The Hangover) e si confermi uno scaltro professionista, tanto figlio della New Hollywood quanto pronto a sfruttare le aperture delle Major a ogni derivazione dell’assai rimunerativo universo Dc/Marvel.

© CultFrame 08/2019 – 10/2019

Film presentato alla 76. Biennale Cinema di Venezia

TRAMA
Arthur Fleck sbarca il lunario travestendosi da clown per piccole esibizioni ed è in cura fin dall’infanzia per una serie di traumi che gli hanno causato anche una forma grave di “risata patologica”. Le sofferenze della madre, che una volta lavorava per la famiglia Wayne, e le continue angherie che gli tocca subire lo porteranno in breve a rivoltarsi contro tutto e tutti.


CREDITI

Titolo: Joker / Regia: Todd Phillips / Sceneggiatura: Scort Silver, Todd Phillips / Montaggio: Jeff Groth / Fotografia: Lawrence Sher / Musica: Hildur Guðnadóttir / Interpreti; Robert De Niro, Joaquin Phoenix, Frances Conroy / Paese: USA, 2019 / Durata: 122 mins.

SUL WEB
Filmografia di Todd Phillips
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

Claudio Panella

Claudio Panella, Dottore di ricerca in Letterature e Culture Comparate, si interessa in modo particolare alle interazioni tra la letteratura e le arti, alle trasfigurazioni letterarie del paesaggio e della città, alle rappresentazioni del lavoro industriale e post-industriale nella letteratura italiana ed europea. Attualmente è redattore di Punto di Svista - Arti Visive in Italia e CultFrame - Arti Visive.

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