Il titolo originale del film è The Ritz ma in italiano è diventato Il vizietto americano. Facciamo allora un po’ di storia cinematografica.
Richard Lester è stato un regista americano attivo soprattutto in Inghilterra, noto per i film con i Beatles. Suo anche il meraviglioso e anti militarista Come ho vinto la guerra, con mr John Lennon. L’autore in questione, dunque, ha firmato questa versione per il cinema della commedia di Broadway di Terrence McNally, nel 1967.
Mai uscito nelle sale nel nostro paese, The Ritz è stato visto, un’unica volta, su Rete 4 nel 1987, col titolo Il vizietto americano, appunto. Erano passati venti anni dalla sua uscita negli States e quasi dieci dall’epoca de Il vizietto di Edouard Molinaro, opera che ha dato la spinta ai “distributori” per il suo battesimo tutto italico.
Eppure The Ritz è una commedia garbata, divertente e per nulla offensiva nei confronti degli omosessuali. Non dimentichiamo che il suo autore era omosessuale dichiarato, compagno di un altro grande del teatro americano come Edward Albee, l’autore di Chi ha paura di Virginia Woolf. In questo caso, gli unici che vengono messi alla berlina sono gli italo-americani, simil mafiosi, sui quali rifletteranno cinematograficamente Coppola e Scorsese non molti anni più tardi.
Un imprenditore, la cui moglie appartiene alla famiglia dei Vespucci, si reca a New York per far visita al suocero gravemente malato, il quale, appena prima di morire, ordina a suo figlio Carmine di uccidere lo stesso imprenditore per motivi d’onore. Subito dopo i funerali Carmine, in cerca di un rifugio, viene accompagnato in una sauna gay chiamata The Ritz. Proprio a partire da qui nascono i guai per tutti.
The Ritz non è stato molto amato dalla critica (americana), e nemmeno dal pubblico. Eppure il film dell’autore de I tre moschettieri guarda verso la grande screwball comedy degli anni ’30, a cominciare da Ventesimo secolo di Hawks e Nothin’ sacred di Wellman.
Battute fulminee politicamente scorrette, gag visive catastrofiche e canzoni a go go, modalità che (molto) più tardi sarebbero entrate di diritto in molte sit comedy a tematica, anche Lgbtq+, come Will and Grace e perché no, Glee.
Con The Ritz siamo in pieno vaudeville ricoperto dalla leggendaria leggerezza di Lester con un’assoluta confusione dei generi: omosessuali, bagni gay, italiani, gangsters da macchietta, donne portoricane, ebrei, cantanti afone, uomini sovrappeso, e poi travestiti, go-go boys, eterosessuali che si fingono omosessuali, e vice versa, e infine la città di Cleveland dove è ambientata la vicenda. Il tutto in una folle girandola di porte che si aprono e si chiudono ritmicamente in un gioco alla Lubitsch e, perché no, alla Feydeau. E il regista riesce a fare tutto ciò grazie a un cast a dir poco straordinario quasi tutto preso in prestito dai palcoscenici teatrali.
È difficile, infatti, parlare di The Ritz senza citare gli interpreti, tutti in stato di grazia: Rita Moreno, che ha vinto un Tony per la sua interpretazione al teatro, ritorna nella versione cinematografica nella parte di Googie Gomez (l’attrice afona che spera di incontrare il produttore che la valorizzi scatenando il chaos), e poi Jack Weston, un inedito F. Murray Abraham, e Jerry Stiiler, papà di Ben, e attore di classe, nella parte del mafioso Carmine.
Ma la vera rivelazione è Treat Williams, che sostituì Stephens Collins, detective eterosessuale con la voce da bambino che si finge omosessuale. Inoltre Williams all’epoca imperversava nel musical Hair.
Ma il cast è ancora più ricco, a cominciare dalla grande comedienne di Kaye Ballard, il divertente Dave King, Paul B. Price e la coppia degli stupendi “escorts” della Moreno Christopher J. Brown e John Everson.
In dvd si trova solo negli USA ed è meglio. Bisogna vederlo in versione originale e solo cosi!
© CultFrame 06/2023
Trama
Il cognato di un boss mafioso ha fatto uno sgarro. Per scampare alla vendetta del parente, si rifugia in un albergo-sauna popolato in massima parte da omosessuali. Equivoci a go go!
Crediti
Titolo originale: The Ritz Titolo italiano: Il vizietto americano / Regia: Richard Lester/ Sceneggiatura: Terrence McNally (dal suo testo)/ Fotografia: Paul Wilson/ Montaggio: john Bloom/ Interpreti: Jack Weston, Rita Moreno, Jerry Stiller, Treat Williams, Kay Ballard/, Bessie Love Produzione: Denis O’Dell/ Anno produzione: 1967 / Paese: Usa / Durata: 91 minuti