71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

SCRITTO DA
Eleonora Saracino

Frame dal film Pasolini di Abel Ferrara

La guerra, la letteratura, la crisi; questi i tre temi che fanno da fil rouge alla 71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2014. Il direttore Alberto Barbera ha infatti sottolineato come, nonostante l’interessante eterogeneità delle proposte,  siano comunque individuabili questi percorsi nella lista dei titoli, del concorso e non. Una scelta non facile quella del comitato di selezione poiché si è dovuta operare su un numero ragguardevole di film: 1500 lungometraggi e 1777 cortometraggi. Nelle tre principali sezioni del Festival (Concorso, Fuori Concorso e Orizzonti) sono 55 i film inediti e, nella totalità, provenienti da 40 paesi del mondo.

Venezia 71 si apre con Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance) di Alejandro G. Iñárritu che, come ha sottolineato il Direttore, “è un film che non mancherà di sorprendere poiché si discosta da ciò che il regista messicano ha precedentemente realizzato”.
Nella competizione ufficiale tre sono le pellicole italiane tra le quali l’atteso Il giovane Favoloso, il film su Giacomo Leopardi di Mario Martone, Hungry Hearts di Saverio Costanzo e Anime nere di Francesco Munzi. In corsa per il Leone D’Oro anche quest’anno un documentario, The Look of Silence di Joshua Oppenheimer che, dopo The Act of Killing, torna a raccontare l’epurazione anticomunista avvenuta in Indonesia tra il 1965 e il 1966.

C’è attesa ma, soprattutto, curiosità per il film di Abel Ferrara Pasolini che vede nel cast Willem Dafoe, Riccardo Scamarcio, Ninetto Davoli e Valerio Mastandrea. Andrei Konchalovsky concorre con The Postman’s White Nights mentre la Francia è presente nella competizione con quattro film: La rançon de la gloire di Cavier Beauvois, Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte, 3 coeurs di Benoît Jacquot e Loin des homes di David Oelhoffen.

Accanto al Concorso di Venezia 71 si colloca un’altra sezione competitiva, quella di Orizzonti, che insieme alle opere prime presenta titoli di registi più celebri come The President di Mohsen Makhmalbaf (in apertura), La vita oscena di Renato De Maria tratto dal romanzo autobiografico di Aldo Nove e Belluscone, una storia siciliana di Franco Maresco.

Nella sezione Fuori Concorso spicca il grande ritorno di Peter Bogdanovich con She’s Funny That Way, una commedia che vuol essere un omaggio al cinema di Lubitsch e di Joe Dante con Buryng the Ex. Amos Gitai concorre con Tsili mentre l’Italia è rappresentata dai tre documentari di Davide Ferrario La zuppa del demonio, Italy in a Day – Un giorno da italiani di Gabrile Salvatorese e La trattativa di Sabina Guzzanti. Attesissimo In the Basement di Ulrich Seidl che nel suo film racconta, con il suo stile perturbante, ciò che si cela nelle cantine austriache.

Il prolifico Manoel de Oliveira (classe 1908) presenta The Old Man of Belem e Barry Levinson è in competizione con The Humbling interpretato da Al Pacino che sarà al Lido anche con un altro film, nel concorso principale, Manglehorn di David Gordon Green. Con una “maratona” di 233 minuti sarà presentata in questa sezione la serie tv della HBO Olive Kitteridge con Frances McDormand, Richard Jenkins e Bill Murray. Alla Mostra di quest’anno saranno 22 i film restaurati nella sezione Venezia Classici, di cui 19 lungometraggi e 3 cortometraggi.

Già il 26 agosto 2014, nella serata di preapertura del Festival, sarà proiettato, nella rinnovata Sala Darsena, Maciste Alpino, del 1916, di Luigi Maggi e Luigi Romano Borgnetto nella versione ricostruita e restaurata digitalmente.

© CultFrame 07/2014

 

INFORMAZIONI
71° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia
Dal 27 agosto al 6 settembre 2014

LINK
Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia

 

Condividi
Eleonora Saracino

Eleonora Saracino, giornalista, critico cinematografico e membro del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), si è laureata in Storia e Critica del cinema con una tesi sul rapporto Letteratura & Cinema. Ha collaborato con Cinema.it e, attualmente, fa parte della redazione di CulfFrame Arti Visive e di CineCriticaWeb. Ha lavorato nell’industria cinematografica presso la Columbia Tri Star Pictures ed è stata caporedattore del mensile Matrix e della rivista Vox Roma. Autrice di saggi sul linguaggio cinematografico ha pubblicato, insieme a Daniel Montigiani, il libro “American Horror Story. Mitologia moderna dell'immaginario deforme” (Viola Editrice).

Articoli correlati

Previous
Next

1

About

New CULTFRAME – Arti Visive rappresenta la naturale evoluzione della precedente rivista fondata nel 2000. Vuole proporre ai lettori un quadro approfondito della realtà creativa italiana e internazionale. L’intenzione è quella di cogliere ogni nuovo fattore che possa fornire sia agli appassionati che agli addetti ai lavori un affresco puntuale e moderno riguardo gli sviluppi odierni delle Arti Visive.

3

COPYRIGHT © 2024 CULTFRAME – ARTI VISIVE.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI. AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 152 DEL 4 MAGGIO 2009