Innovazione, stile e dinamica del corpo in “Invitation to Dance” di Gene kelly

SCRITTO DA
Nikola Roumeliotis

Il critico Franco La Polla nella voce dedicata a Gene Kelly (Cinema di tutto il mondo, Mondadori, 1978) scriveva: “… come dimostrano i film che Kelly ha girato da solo, … passerà alla storia del cinema solo come un grandissimo ballerino”. E ovviamente La Polla si riferiva ai film che Gene Kelly ha realizzato senza l’amico Stanley Donen, poiché quelli girati con l’autore di Funny Face, come Un giorno a New York del 1949 e Cantando sotto la pioggia del 1952, sono in realtà pellicole molto innovative.

Ma a guardare i lavori di Gene Kelly da regista con gli occhi di oggi e con le tendenze attuali del musical, anche alcune opere dirette dell’interprete di Fascino, possono sembrare anch’esse innovative. E sicuramente non mi sto riferendo al fin troppo celebrato Hello Dolly! Già nel 1956, anche se è stato girato due anni prima, il ballerino e attore si cimentava in un film-balletto come Invitation to Dance, in italiano Trittico d’amore, in cui si inventava tre episodi non recitati e solo ballati e mimati che sarebbero stati innovativi per il genere e per il cinema a venire.

Per il primo episodio dell’Invitation, che si intitola Circus, chiese di comporre la musica a Jacques Ibert, musicista francese di musica classica che aveva già composto per il cinema le musiche di Macbeth di Orson Welles. Il risultato è una storia circense dai vaghi riferimenti felliniani (Lo Sceicco Bianco e soprattutto La strada) con echi chapliniani nella figura del Clown, (che interpreta lo stesso Kelly). Senza dimenticare personaggi come il mimo Étienne Decroux e il suo allievo Marcel Marceau. Per la parte dell’antagonista, un acrobata, nell’amore del Clown verso una ragazza che lavora nel circo, Gene Kelly scelse forse il più importante ballerino “aerialist” di tutti i tempi: Igor Youskevitch. Così, la macchina da presa piroetta in questo segmento come se facesse parte del balletto e solo come Vincente Minelli ha saputo fare.

Gene Kelly

Il secondo episodio Ring Around the Rosy, dall’ambientazione contemporanea, è una versione musicale de La ronde di Max Ophuls. Le musiche jazzy di André Previn, compositore scomparso nel 2019, vestono la storia di un braccialetto che passa di mano in mano: dallo stesso Kelly, nella parte di un marinaio e quelli di Youskevitch,  di Tommy Rall, ballerino e attore, instancabile, per il musical, ed infine della georgiana Tamara Toumanova. Quest’ultima, per altro, è stata ballerina classica straordinaria. Dopo essere scappata dalla Rivoluzione del 1917 in Russia,  ha avuto  l’apice della sua carriera ad Hollywood come attrice con film come Tamara, la figlia della steppa e Il sipario strappato di Alfred Hitchock.

Poi Sinbad the Sailor, in cui Gene Kelly torna alla sua passione: quella di esibirsi da solo davanti allo schermo blu, ossia ballare con figure di cartoni animati. Così, dopo aver danzato con Tom e Jerry in Due marinai e una ragazza di George Sidney ecco che si misura con il fantasy. Con alcuni collaboratori d’eccezione come Hannah-Barbera (già autori di Tom e Jerry), in questo concept film, il nostro organizza una fantasia musicale in cui danza con una serie di personaggi animati. Tutto molto prima della Mary Poppins disneyana.

Le musiche sono quelle del russo Nikolai Rimsky-Korsakov tratte dalla suite sinfonica Scheherazade e il risultato è a dir poco sbalorditivo, sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico.  E comunque basti vedere i musical recenti della Disney da Alladin fino al suo remake in live-action per capire l’importanza di questo segmento de Invitation to Dance.

In conclusione, aggiungo che Invitation to Dance non fu apprezzato all’epoca. Nonostante un Orso d’Oro alla sesta edizione del Berlino Film Festival ha segnato una perdita di quasi 2.500.000 dollari dell’epoca. Fu uno dei colpi più duri per la casa di produzione MGM anche se non arrestò la carriera di Kelly.

Invitation to Dance è uscito in Italia in dvd con il titolo, come già detto, Trittico d’amore dalla Golem, per poi andare fuori catalogo quasi subito dopo. Oggi si trova solo su Amazon nella versione americana.

© CultFrame 03/2021

TRAMA
Un tragico triangolo amoroso ambientato in un mondo circense, alcune storie romantiche collegate dallo scambio di un braccialetto d’oro e infine un racconto fantastico consistente in azioni dal vivo e cartoni animati ambientato nella casbah di un paese del Medio Oriente.

CREDITI
Titolo: Trittico d’amore / Titolo originale: Invitation to Dance / Regia: Gene Kelly (Joseph Barbera, William Hanna sequenze animate) / Sceneggiatura: Gene Kelly / Fotografia: Joseph Ruttenberg e Freddie Young / Montaggio: Adrienne Fazan, Raymond Poulton, Robert Watts / Musica: Jacques Ibert, André Previn, Nikolai Rimsky-Korsakov / Interpreti: Gene Kelly, Tamara Toumanova, Carol Haney, Belita, David Kasday, Tommy Rall / Produzione: Arthur Freed / Anno produzione: 1954 / Paese: Usa / Durata: 93 Minuti

SUL WEB
Filmografia di Gene Kelly

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Nikola Roumeliotis

Nicola Roumeliotis, giornalista, critico cinematografico, si occupa da anni dei generi cinematografici ma anche esperto musicale privilegiando la musica jazz e il lounge. Voce storica di Radio Città Futura per la quale ha creato format e condotto trasmissioni dal 1992 al 2006. Dopo aver contribuito a creare la web radio della Fandango insieme a Johnny Palomba e trasmesso su LifeGate Radio dal 2011 ha una propria agenzia giornalistica dedicata al cinema come NRCinema News.

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