Lungo le pianure desertiche dell’altopiano dell’Oregon i pionieri stanno battendo il sentiero della loro storia di frontiera. Un percorso difficile ed estenuante che li condurrà verso un mondo “nuovo”, ancora inconsapevoli di quanto e di come il loro cammino solcherà l’anima e il passato di un intero Paese. Kelly Reichardt, punta la sua macchina da presa sugli albori di un’America che sta costruendo se stessa e segue – o meglio pedina – i suoi protagonisti lungo un intero viaggio, tra stenti e sacrifici. Ci mostra le speranze e le paure di tre famiglie che, non senza ingenuità, si affidano alla guida di un rude, quanto inaffidabile, montanaro e ci fa viaggiare con loro, come muti compagni.
Meek’s Cutoff doveva probabilmente ripercorrere le epiche tappe degli antichi padri ma Reichardt, filmandone lo spossante viaggio, arriva a coinvolgere lo spettatore stesso nella stanchezza estrema dei suoi protagonisti. Una regia priva di pathos e di autentico coinvolgimento finisce per ridurre questo film ad uno sfiancante racconto di viaggio in cui, ogni ruolo, sembra ridotto ad uno stereotipo di genere: la guida ottusa e violenta, l’indiano “buono”, la giovane donna forte e compassionevole, il giovane irrequieto, il padre di famiglia saggio… La banalità del clichè che soffoca ogni respiro narrativo e che rende il film un’opera tanto irrisolta quanto cinematograficamente anacronistica. Mancando di quel puro afflato epico – che era (auspichiamo) almeno nelle intenzioni di Reichardt – ci si chiede che senso abbia realizzare, oggi, un’opera del genere che si colloca in un territorio ibrido tra la testimonianza e la Storia, tra il documento e il film di finzione per risolversi, privo di emozione, in uno spaccato d’epoca arido quanto il suo sfondo roccioso.
© CultFrame 09/2010
TRAMA
E’ il 1845 e una carovana di tre famiglie ha ingaggiato un montanaro, Stephen Meek, per essere guidata alle alle Cascade Mountains. Meek conduce il gruppo attraverso una scorciatoia ma finisce per perdersi tra le rocce aride. Con il passare dei giorni iniziano a farsi sentire la fame e la sete e la carovana comincia a perdere sempre più fiducia nella propria guida. Lungo il cammino gli emigranti incontrano un indiano che potrebbe portarli in salvo ma sono combattuti tra la diffidenza verso Meek e quella verso chi è stato, da sempre, il loro naturale nemico.
CREDITI
Titolo originale: Meek’s Cutoff / Regia: Kelly Reichardt / Sceneggiatura: John Raymond / Fotografia: Harris Savides / Montaggio: Chris Blauvelt / Scenografia: David Doernberg / Musiche: Jeff Grace / Interpreti: Michelle Williams, Bruce Greenwood, Will Patton, Zoe Kazan,Paul Dano / Produzione: David Urrutia (Evenstar Films) / Distribuzione: Archibald / Usa 2010 / Durata: 104 minuti
LINK
Filmografia di Kelly Reichardt
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia