Come ogni anno, alla National Portrait Gallery si ripete l’atteso appuntamento con il concorso sponsorizzato dalla compagnia legale internazionale Taylor Wessing. Edizione, questa del 2010, che aveva suscitato commenti e curiosità ancora prima di essere inaugurata, per il contenuto esplicito e, secondo certi, provocatorio, di alcune delle immagini selezionate per il premio.
Per gli oltre duemila fotografi che hanno sottoposto i loro lavori alla commissione, solo sessanta ritratti sono stati scelti per la mostra, su una scelta cospicua di ben seimila immagini. Se volessimo trovare un motivo conduttore per la rassegna di quest’anno, potremmo azzardare l’idea che si è voluto trattare di persone comuni, in ambientazioni e circostanze realistiche e naturali.
L’immagine vincitrice di questa edizione è Huntress with a Buck, ritratto di un’adolescente americana, immortalata durante la sua prima battuta di caccia in Sudafrica, dell’inglese David Chancellor. Chancellor, ha spiegato come, per una serie di circostanze, si fosse venuta a creare una luce particolare, quasi irreale, che gli è stato facile catturare. La foto ha in effetti delle qualità luministiche e drammatiche che fanno pensare ai ritratti della tradizione romantica, per quel misto di forza e naturalezza che raccontano il soggetto in maniera quasi epica. E’ indubbiamente una bellezza non artificiosa quella che traspare dal fiero ed etereo volto della giovane cacciatrice a cavallo e dalla rilassatezza dell’antilope appena uccisa. La fragilità è appena svelata, un punctum nella generale serenità della scena.
Altrettanto serena e naturale l’ambientazione del ritratto secondo classificato, Portrait of My British Wife del fotografo greco Panayiotis Lamprou. Qui un momento intimo e privato di un pomeriggio estivo passato nella casa delle vacanze viene reso pubblico, in maniera così potente da aver suscitato commenti prima ancora che i vincitori fossero annunciati e la mostra fosse aperta al pubblico. La donna ritratta, siede con aria naturale e rilassata, lo sguardo enigmatico a fissare l’obiettivo, il braccio piegato a formare un angolo con la tavola su cui giacciono i piatti del pasto appena consumato, e il corto vestito e la gamba aperta a rivelare una nudità che diviene centro della composizione, impossibile da evitare.
Ciò che rende potente questa immagine, è l’eliminazione delle barriere tra soggetto e spettatore, l’intimità messa in discussione dalla possibilità di uno sguardo esterno, estraneo, la non facile dinamica di un’esplicita forza che rompe la serena apparenza del ritratto.
L’americano Jeffrey Stockbridge si è aggiudicato il terzo premio per il suo ritratto delle gemelle Tic Tac and Tootsie, due ragazzine dei sobborghi di Philadelphia senza fissa dimora, divenute prostitute per potersi procurare i soldi necessari all’acquisto di un potente ansiolitico. La composizione del ritratto rivela forza e vulnerabilità, i soggetti sono seduti in maniera speculare su delle scale di cemento, la posa naturale, di sfida e di sconfitta dei corpi ancora adolescenti si scontra con la ruvidezza della strada, i muri e la porta alle spalle si fanno quinte teatrali.
Adolescenza come sinonimo di fragilità e inquietudine è anche il tema del quarto ritratto premiato, Untitled 2 di Abbie Trayler-Smith, fotografa del Daily Telegraph. La bellezza dolce della natura sembra avvolgere la posa triste e riflessiva della ragazza, i cui capelli e la maglietta trovano eco nelle cromie del paesaggio, tuttavia il palo di cemento e il fil di ferro fanno da contrasto doloroso con la fragilità pensosa del soggetto. La foto è un risultato casuale, al limitare della pellicola, scattato durante una conversazione con Chelsea, una ragazzina di Sheffield, mentre Trayler Smith era impegnata in una serie di scatti per una ricerca sull’obesità infantile.
A parte i vincitori, la curiosità di questa edizione 2010 è la generale omogeneità delle opere, sono infatti molte le fotografie a catturare l’attenzione, ma, per la maggior parte, al di là del contesto e del soggetto, tradiscono tutte gli stessi aspetti di naturalezza e apparente calma affrontati nelle immagini finaliste.
La mostra resta aperta fino al 20 febbraio 2011 e, per la prima volta, nel clima economico dei recenti tagli e della recessione economica, richiederà al visitatore un simbolico ingresso di due sterline.
© CultFrame 11/2010
IMMAGINI
1 David Chancellor. Huntress with Buck. From the series Hunters
2 Abbie Trayler-Smith. Untitled 2
INFORMAZIONI
Dall’11 novembre 2010 al 20 febbario 2010
National Portrait Gallery / St Martin’s Place, Londra / Telefono: +44 (0)2073122463
Orario: 10.00 – 18.00 / Giovedì e venerdì 10.00 – 21.00
Biglietto: £ 2.00
LINK
CULTFRAME. Taylor Wessing Photographic Portrait Prize 2009
CULTFRAME. Taylor Wessing Photographic Portrait Prize 2008
Il sito di David Chancellor
Il sito di Panayiotis Lamprou
Il sito di Jeffrey Stockbridge
Il sito di Abbie Trayler-Smith
National Portrait Gallery – Wessing Prize